Un Consigliere di PESO – Il blog di Andrea Capelli

Consigliere Comunale di Reggio Emillia

In Memoria di Peppino Impastato

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« Mio padre, la mia famiglia, il mio paese! Io voglio fottermene! Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Io voglio urlare che mio padre è un leccaculo! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente! »

Peppino Impastato.

Il gruppo del PD ha depositato in consiglio comunale una mozione per intitolare una via o, meglio ancora, una biblioteca a Peppino Impastato.

Si è consumato lunedì sera l’ennesimo strappo culturale tra le forze politiche di destra e la memoria collettiva di una figura che incarna l’emblema della lotta alla mafia.

Il Sindaco di Ponteranica (BG) ha dichiarato lo scorso mese che fosse meglio che la biblioteca comunale restasse non intitolata a nessuno piuttosto che a Peppino Impastato; il consiglio comunale di Bergamo ha deciso lunedì sera di negare l’intitolazione ad Impastato di una via della città, su proposta della minoranza di centro-sinistra.

Peppino Impastato, nasce a Cinisi (PA) nel 1948, rinnega la sua famiglia mafiosa e suo padre, che lo caccia di casa, e imbastisce attraverso un’intensa attività culturale (cineforum, musica, teatro, dibattiti…) una lotta culturale alla mafia vista come sentimento interiore assimilato dai siciliani. I suoi sforzi e le sue azioni sono sgradite alla mafia tanto che, durante la campagna elettorale per il consiglio comunale, la notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978, Peppino Impastato viene assassinato con una carica di tritolo. I cittadini di Cinisi lo voteranno e lo eleggeranno simbolicamente consigliere comunale.

La sua figura viene ricordata ogni anno in città e in provincia attraverso iniziative promosse da “Libera”  e da altre organizzazioni, e delle associazioni studentesche nelle scuole raggiane, anche grazie alle opere a lui dedicate come il film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana, e l’omonima canzone dei Modena City Ramblers.

Riteniamo che il Comune di Reggio Emilia debba unirsi a questi sforzi e ripagare gli atti di colpevole indifferenza degli amministratori leghisti dei comuni bergamaschi, rei nel loro ruolo istituzionale di una banalizzazione e non completa consapevolezza della figura di Peppino Impastato come lotta culturale, prima che giudiziaria e penale, alla mafia e alle altre criminalità organizzate. Negare la memoria a Peppino Impastato significa alzare le spalle e le mani di fronte ad un fenomeno che invade il nostro paese da secoli e che ancora oggi strozza le possibilità e prospettive delle nuove generazioni che nascono in quella terra.

Per questo, come giovani consiglieri comunali e impegnati nell’associazione “Libera”, e come gruppo del Partito Democratico, sfidiamo la destra reggiana a sottrarsi dal riconoscere ad una figura così importante ed inequivocabile una degna memoria e commemorazione.

Andrea Capelli, Giorgio Campioli, Federico Montanari, Nando Rinaldi, Luca Cattani

Consiglieri Comunali Gruppo PD

ECCO LA MOZIONE

Comune di Reggio nell’Emilia – Consiglio Comunale – Gruppo Partito Democratico

MOZIONE

Il Consiglio Comunale di Reggio Emilia

PREMESSO

che la figura di Peppino Impastato rappresenta per la memoria collettiva un simbolo inconfondibile per la lotta alla criminalità organizzata ed in specifico alla mafia;

CONSIDERATO

che il sindaco di Reggio Emilia ha parlato recentemente di una lotta di liberazione che il popolo italiano deve intraprendere contro una nuova deriva del paese, nel contrasto alla criminalità organizzata, in tutte le sue forme e per la battaglia della legalità;

che questo impegno, che deve essere civile e politico, non può prescindere dalla memoria di chi ha contrastato da sempre questo fenomeno e da chi ha perso la vita per esso;

che questi simboli vengono messi in discussione anche da operazioni contraddistinte da ipocrisia, quando non da colpevole indifferenza o consapevole ignoranza, come nel caso del Sindaco di Ponteranica (BG) che il mese scorso ha fatto rimuovere la targa di intitolazione della biblioteca comunale a Peppino Impastato dichiarando che fosse meglio lasciare la biblioteca senza intitolazione, o come nel caso del Consiglio Comunale di Bergamo che ha bocciato pochi giorni fa una mozione proponente l’intitolazione di una via a Peppino Impastato;

RITENUTO

che la mafia e le organizzazioni criminali debbano essere combattute sul piano sociale e culturale oltre che con azioni penali e giudiziarie e che la figura di Peppino Impastato rappresenta la lotta per la conquista di questo arduo obiettivo;

IMPEGNA

Il Sindaco e la Giunta a dedicare a Peppino Impastato una via della città e/o un luogo di cultura in città, meglio una biblioteca o sala lettura, dove degnamente ricordarlo per quanto ha rappresentato e tutt’ora rappresenta nel riscatto della sua terra che è anche il riscatto dell’intero nostro paese.

Giorgio Campioli, Andrea Capelli, Federico Montanari, Nando Rinaldi, Luca Cattani (P.D.)

Reggio Emilia, lì 27/10/09



Autore: Andrea Capelli

Consigliere Comunale di Reggio Emilia

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